Come si misura l’operato di un’azienda di cui la famiglia è produttrice di vini da 15 generazioni? Correva l’anno 1610, la famiglia Amoreau inizia il proprio cammino a Puisseguin. Dopo secoli, nel 2013 nasce Closerie Saint Roc.
Viene chiamata la rive droite ovvero il versante a destra del fiume Dordogna che insieme alla Garonna creano l’estuario della Gironda. Signori, finalmente siamo a Bordeaux.
La rive droite è di fatto la zona del Libournais, dove troviamo i noti paesi come Fronsac, Pommerol e Saint Emilion. Satellite di quest’ultimo il paese di Puisseguin dove la famiglia Amoreau dirige le sue proprietà: Chateau le Puy e la neonata Closerie Saint Roc.
Ci troviamo su un altipiano di suoli argillosi e calcarei, dove il Merlot ne fa da padrone e dove negli ultimi anni di surriscaldamento climatico, anche il Cabernet Franc sta raggiungendo maturità interessanti.
Closerie Saint Roc è stata rilevata ufficialmente nel 2013 e dall’epoca è comminciato un lavoro di conversione al biologico e alla biodinamica. Su questa proprietà in modo particolare vengono fatte sperimentazioni di piantumanza di alberi all’interno dei vigneti, l’agroforestazione, che apportano biodiversità e stimolando quelle che sono le reti di micorrize che troviamo nei suoli. Le micorrize sono funghi, che tessono sottoterra delle ragnatele tra le radici delle piante, portando informazioni tra di esse, ed allo stesso tempo permettono una migliore assimilazione dei minerali da parte delle piante.
Closerie Saint Roc è una proprietà di 17 ha vitati, da questi vengono prodotti al momento quattro vini, un domaine e tre parcelle: Les Noyers, Les Pins e Les Sureaux.
Il progetto è particolarmente marcato dallo stile dell’ultima e promettente generazione, Adrian Amoreau, che nella Closerie Saint Roc sta lavorando nell’ottica di esprimere il proprio terroir in maniera vivida. Tutti i vini di Closerie Saint Roc hanno una grande piacevolezza di sorso ed una vocazione all’accompagnamento con il cibo. Vini di Bordeaux freschi, con tannini setosi, al naso sempre espressivi ed aperti con una bocca golosa e fragrante. Potremmo dire dei Bordeaux che strizzano l’occhio alla Borgogna per alcuni versi.
Le vinificazioni vengono fatte con una macerazione per infusione delle uve, ed un affinamento in botte grande o barrique usate. Lo stile dell’azienda è lontano dalla classica espressione di Bordeaux e di fatto hanno pure deciso di declassare la produzione a vin de France visto che avrebbero avuto solo il diritto di poter scrivere Bordeaux Superieur e di fatto non è qualcosa in cui veramente credono. Creando uno stile a sé.
I vini di Closerie Saint Roc sono vini emozionali, conviviali, buoni, estremamente buoni! che fanno stare bene, questa è la loro prima prerogativa.
I vini della famiglia Amoreau hanno uno stile unico a sé, come unica è la loro storia.
In data 30 settembre 2024, Closerie Saint Roc è stata presentata in Italia per la prima volta da VITEVINI all’interno del contesto di N’Ombra de Vin a Milano. La presentazione ufficiale dell’azienza è stata curata da Emeline Caillet di Closerie Sain Roc e Marco Tonelli, giornalista italiano e reddatore di Bordeauxgraphy.