I Vini Atlantici

Vini Atlantici

Al mare, noi genovesi, siam sempre stati abituati: ci siamo nati dentro, direbbe qualcuno. Col tempo abbiamo imparato a riconoscerne i capricci, le sfumature più sottili. Il suo stato influenza il nostro essere: quiete e tempesta.

Ad ogni modo, vero è che il mar ligure non è l’oceano.

Quando sentimmo parlare per la prima volta dei vini atlantici decidemmo di approfondirne la conoscenza. Le testimonianze dirette, il continuo assaggio di vini ci spinsero verso le coste occidentali europee alla ricerca di forme di viticultura estrema, in riva all’oceano, tra l’irruenza selvaggia delle onde.

Nel tempo, frequentammo diversi produttori, partendo dalle coste del Portogallo, passando per la Galizia, fin su nella cara vecchia Loira. Le prime osservazioni rilevarono che, seppur differenti tra loro, le pratiche vinicole di questi contadini erano certamente accomunate da un legame forte con il territorio, dove la terra, in questo caso, cede il passo al mare; anzi all’oceano.

L’Atlantico non è certo il nostro Mediterraneo, calmo ed appagante. Difatti, non siamo solo di fronte ad un ecosistema diverso, ma è la stessa carica emotiva a mutare forma: l’aria salina ed il vento umido sono una costante per chi fa agricoltura in queste zone, ed il ritmo delle onde scandisce i tempi della vita. In un certo senso, si potrebbe dire che così come i vini del nostro Mediterraneo ne rispettano le caratteristiche (e le emozioni), lo stesso vale per i vini atlantici, dove le note (e le sensazioni) selvatiche prevalgono su tutto.

Le vigne di suddetti vini sono spesso situate in zone irte ed impervie.

E’ il caso dei piccoli appezzamenti di terra di Xurxo Alba, produttore di Bodegas Albamar, in Galizia, situati sulla punta Nord – Est della penisola di Ogrove, una sorta di “fiordo galiziano”. Per raggiungerli bisogna attraversare dei boschi di eucalipto, una pianta ricorrente lungo tutta la costa, stando attenti al livello del mare. Sono infatti le maree a dettare il percorso da seguire. Per tal motivo, nel nostro primo incontro, dovemmo inoltrarci in una piccola foresta di pini per poi sbucare nel vigneto, la cui vista si perdeva nel mare.

Ebbene, qui, la vite, si è saputa adattare alla perfezione, catturando lo spirito di ogni onda, il profumo di ogni marea.

La ricerca di forme di viticultura estrema come questa, rimane oggi un punto fermo del nostro viaggio. La scoperta è l’anima del nostro percorso.

L’oceano, invece, rappresenta l’anima di questi vini.

09.02.2016
VITE produzione riservata

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