Buon compleanno, Francois Pinon!

IMG 2545 copiaLa Domaine Francois Pinon festeggia, in questa settimana, 230 anni di storia; dal 1786, viticoltori in Vouvray. Presto detto il motivo per cui, nel 2014, VITE seleziona in esclusiva per l’Italia il Vouvray di Pinon.

“Eravamo alla ricerca di un buon metodo classico, fatto a regola d’arte - spiega Andrea Gaggero -, il problema era individuare quello giusto! Molte delle aziende visitate, soprattutto quelle più moderne, esprimevano dei prodotti troppo convenzionali, che poco rispecchiavano Vouvray. Quando incontrammo Francois, riuscimmo finalmente a ritrovare il giusto equilibrio tra terroir e tradizione, un ottimo connubio tra conoscenze e savoir faire”.

IMG 2592 copiaDa psicologo infantile a vigneron, Francois Pinon inizia a sporcarsi le mani col vino nella seconda fase della sua vita, dopo la morte del padre. Non è quindi un caso quando, proprio grazie alla sensibilità ed alla pazienza maturata nel corso della sua esperienza professionale, che egli avverte l’esigenza di un cambiamento tra le sue vigne. Inizia così un meticoloso lavoro di distinzione dei suoli, dal quale nascono subito due nuove cuvée - Les Trois Argilles e Le Silex Noir -  che riflettono a pieno la diversità dei terreni su cui lavora, oltre al Vouvray brut non dosè, grandissima interpretazione di metodo classico, sintesi delle due anime di Vouvray.

“Negli ultimi trent’anni - racconta Francois - i vini si sono evoluti molto, sia sotto il profilo tecnologico che enologico. Prima era tutto più semplice, più crudo, più autentico e si tendeva ad apprezzava il buono, così come il meno buono. Con il progresso scientifico il vino si è trasformato ed oggi sembrano fuoriusciti tutti dal medesimo stampo. I frequenti interventi nel terreno, i lieviti selezionati, le grandi quantità di solfiti, le deacidificazioni, hanno portato infine vini anonimi”.

E’ grazie all’imponente stock di vecchie annate del padre e del nonno, che Francois riesce a ripercorre a ritroso la storia del vino in Vouvray. Se da una parte, tuttavia, si può affermare che si è avuta un’affinazione stilistica con Francois, non si può dire altrettanto delle altre aziende della denominazione, che, col tempo, hanno ceduto alle lusinghe di un mercato sempre più grande e sempre meno attento alla diversità del terroir, a parte rare eccezioni.

IMG 2555 copia“Nel Vouvray, è l’uomo che interpreta l’annata, non il mercato - sottolinea Francois -. Lo Chenin Blanc è un vitigno straordinario, dotato di una grande capacità di adattamento al clima: le annate più fredde mi spingono verso dei vini spumanti, più secchi, mentre, quelle più calde, ci prepariamo a vini più dolci, demi-sec appunto. Questo è il fascino del Vouvray, del nostro ecosistema. Noi, nonostante tutto, continueremo per la nostra strada, come abbiamo sempre fatto in questi duecentotrent’anni di storia. Uve selezionate per ottenere la migliore nitidezza possibile, interventi ridotti al minimo, lunghi invecchiamenti sui lieviti, pochi travasi e, soprattutto, pochi solfiti”.

Ormai la strada è tracciata: Francois è padrone del suo destino, capace di regalare ogni anno dei grandi vini. VITE continuerà ad importarli in esclusiva per il mercato italiano, augurando al genio ribelle di Francois altri duecentotrent’anni di storia, tra tradizione e terroir.

VITE PRODUZIONE RISERVATA

06.05.2016

 

Per maggiori informazioni su Francois Pinon visitate il sito 

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