Jerez de la Frontera - DO Jerez
Andalusia
2015, il primo viaggio fatto a Jerez. Nonostante fosse febbraio, il clima durante il giorno ricordava le più belle giornate primaverili che vivo a casa, in Italia, quel sole caldo, maniche corte ed un rinnovato profumo di fiori.
Un tardo pomeriggio stavo visitando alcuni vigneti con un produttore, le viti iniziavano giusto a germogliare; all’imbrunire rimasi sorpreso... il suolo era così bianco che sembrava fosse coperto di neve.
Albariza lo chiamano, il calcare di Jerez, la terra bianca. Il progetto Bodegas Luis Perez nasce nel 2002 da Luis Perez, professore di enologia all’università di Cadiz, Cadice. Poco più di 10 anni dopo il figlio Willy Perez entra in azienda per seguire il sogno di famiglia.
Willy prima di tutto è un grande studioso della sua terra, Jerez de la Frontera, ed ha fatto uno studio incredibile di zonazione dei pagos di Jerez in maniera attenta andando a segnare tutte le differenze dei suoli di Albariza. E’ stato uno studio durato anni ma allo stesso tempo è stato fondamentale per il territorio.
Dall’altra parte Willy credeva nei Jerez a grado naturale senza essere fortificati, un po’ come i Marsala pre-british. Così che con i propri studi riuscì addirittura a far si che la denominazione stessa accettasse i Jerez non fortificati, a grado naturale diventando il pioniere dello stile storico. Willy crede moltissimo nel Palomino fino e nel suo potenziale di poter raccontare un territorio tanto da definire un lavoro di vinificazione di sottozone dello stesso pago, sia in bianco come la Escribana dal mitico pago di Macharnudo che nei i vini non fortificati di sotto la denominazione Jerez i Caberrubia del pago di Carrascal e nei vini firma e già da collezione dell’azienda del vigneto El Corregidor, della sottozona Carrascal Alto del pago Carrascal, i vini Barajuela.
Willy Perez insieme all’amico studioso Ramiro Ibañez hanno lanciato un progetto di recupero di una storica realtà jerezana: M. de la Riva, vini di Jerez classici di solere antiche.
Jerez sono anni che sta risorgendo, sia grazie a produttori che ristoratori di zona, una delle zone più in fermento della Spagna. Per questo motivo non potevamo esimerci dal raccontarvelo.