Verìn – Do Monterrei
Galicia
Mi avvisano del fatto che ci sarebbe stata una degustazione con José Luis Mateo di Quinta da Muradella, non me la sarei persa per nulla al mondo.
José Luis è difficilissimo che si trovi a fare degustazioni in giro a maggior ragione nel mese di giugno. Arrivato da Cabanas, entro nel locale, gremito della creme della gastronomia regionale, tutti in ascolto di questa persona che si interrompe, mi guarda e sorride, era dal 2015 che non ci vedevamo. Se eravamo tutti lì era per un motivo, José Luis Mateo non è solamente un produttore, è un riformatore, un profeta del vino in Galicia. La Quinta da Muradella di José Luis Mateo nasce nel 1989 e si trova nella DO Monterrei, una piccola zona di confine tra Galicia e Portogallo.
È la zona più calda della regione ed ha climaticamente influssi atlantici, mediterranei e continentali. I suoli sono principalmente di granito, e nelle parti più antiche è più superficiale, suoli che danno particolare sapidità ai vini, poi troviamo le zone scistose, più calde dove si hanno strutture e materie più importanti ma con un grande allungo in bocca ed infine le argille che ritengono la poca acqua e che quando hanno componente ferrosa regalano affascinanti speziature ai vini.
La viticoltura è di montagna tra i 400 e gli 800 metri, conduzione in biologico e lavorazione prettamente manuale, specialmente negli impianti ad alberello. Durante una visita nell’estate del 2023 mi confida che finalmente si sentiva consapevole del suo territorio dopo aver studiato e lavorato in vigna, circa 34 anni dopo aver cominiciato il progetto di Muradella.
Il suo impegno nella ricerca ed il suo approccio così modesto fanno si che sia considerato tra i migliori vigneron di Spagna. Le varietà presenti nella DO sono 9 a bacca bianca e 13 a bacca rossa. Le principali in bianco: Doña Blanca, Godello, Treixadura, Monstruosa, Verdello Antiguo; in rosso: Mencia, Caiño redondo, Bastardo, Souson, Brancellao, Garnacha Tintorera, Mouraton, Tempranillo.
In cantina fermentazioni spontanee in acciaio, cemento e botte grande a seconda dei vini. Affinano per lo meno due inverni in cantina e poi in bottiglia fino a quando José Luis li considera idonei poterli vendere sul mercato. La produzione è confidenziale di circa 50.000 bottiglia all’anno dai 17ha dell’azienda.
Anche in cantina è stato un percorso: nei primi 10 anni ha cercato di creare una stilistica che gli piacesse, nei successivi 15 ha vinificato principalmente in monovarietale per capire le caratteristiche di ogni vitigno sui diversi suoli. Ed è dal 2018 circa che crede di aver trovato l’equilibrio ideale nell’assemblaggio in vinificazione delle varietà, definendo così la sua gamma classica in bianco ed in rosso: Candea, Alanda, Gorvia, Muradella, ai quali non mancano mai cuvée di sperimentazione estremamente confidenziali. Pura magia.
Tutto il suo lavoro è incentrato sulla conservazione e l’espressione territoriale.
Oggi José Luis Mateo, classe 1968, è considerato un fenomeno indiscusso a livello mondiale.