Pinhao
Douro Centrale
Joao Roseira è una persona che trasmette un senso di libertà, di apertura con una visione personale e sensibile della natura.
D’altronde serviva una persona con questo spirito per poter condurre e rendere grande questa Quinta, nel cuore pulsante del Douro Centrale, con 46 ha di proprietà solo in zone classificate “A”; non sarebbe servito il minimo sforzo, ed invece Quinta do Infantado è sinonimo di stile, personalità e grande espressione del Douro.
Visitare il Douro ha qualcosa di magico, percorrere le anse del fiume e vedere tutti i vigneti terrazzati è un’emozione: su ogni una terrazza un filare e così via… lo scenario dei vigneti è meraviglioso sembra come se i versanti fossero stati pettinati dal Creatore. A livello di suoli la grande ricchezza del Douro è lo scisto, suoli caldi, drenanti, dove la vite soffre un po’ e concentra i propri frutti.
Non a caso infatti non c’è mai stata veramente solo una varietà a privilegiare, certo la Touriga Nacional la fa da padrona però da sempre è accompagnata da una miriade di varietà bianche o rosse; se ne contano fino ad una sessantina addirittura! I vini tradizionali rossi del Douro sono sempre stati un’uvaggio, dove nella diversità si trovava un equilibrio tra maturità e freschezza.
La storia del Porto poi è un’altra questione che caratterizza enormemente questa regione, chiaramente.
Di fatto fino al 1986 c’è stato un vero e proprio monopolio del Porto da parte delle aziende storiche di affinamento e di carico site a Vilanova de Gaia, sull’altra sponda del fiume Douro rispetto a Oporto.
Dal 1986 è stato dichiarato possibile.